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Realizzazione regia montaggio a cura di Antonio Bettelli.


2021

Gruppo di Combattimento Friuli
Cerimonie 76° anniversario della Liberazione

GIOVEDI 4 FEBBRAIO  SAN GIOVANNI VALDARNO

Ore10,30  cerimonia 76° anniversario della partenza dei volontari nell’Esercito Italiano alla Guerra di Liberazione, presenza: rappresentanze scuole di ogni ordine e grado, ANPI di San Giovanni Valdarno, Associazione Nazionale Reduci della Friuli, Divisione Vittorio Veneto, comuni della Toscana,  autorità civili e militari.

GIOVEDI 2 GIUGNO MONTE CAVALLARA (MARRADI) 

Celebrazione 77° anniversario della battaglia di Monte Cavallara presso il  Monumento ai Caduti Sikh dell   Ottava Divisione Indiana 

DOMENICA 8 AGOSTO CIMITERO MILITARE DEGLI INDIANI  FORLI

Ore10,00  cerimonia in onore dei Soldati SIKH Caduti nella Campagna d’Italia, presenza: autorità civili e militari Comunità Sikh d’Italia.

MARTEDI 11 AGOSTO FIRENZE

Ore 10,00 cerimonia 77° anniversario della Liberazione di Firenze, presenza associazioni combattentistiche ed arma, Picchetto Divisione Vittorio Veneto. 

SABATO 18 SETTEMBRE SACRARIO GRUPPO DI COMBATTIMENTO FRIULI  ZATTAGLIA (Casola Valsenio) 

76° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DEL SENIO  

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DOMENICA 26 SETTEMBRE CERIMONIO A PALAZZUOLO SUL SENIO 

Ore10,00  cerimonia in onore dei Caduti della Prima Divisione Inglese nel 77à anniversario della Battaglia per la Gotica, presenza: autorità civili e militari, addetto militare di Gran Bretagna in Italia, (possibile presenza reduci Prima Divisione Inglese, reduci Duke of Wellington Regg), Associazione Nazionale Reduci della Friuli, Picchetto 66° Regg. Trieste, associazioni combattentistiche ed arma della Toscana e dell’Emilia Romagna.

DOMENICA 3 OTTOBRE LIVORNO (Cimitero della Cigna)

Ore10,30 cerimonia 78° anniversario della battaglia della Corsica. Santa Messa in onore dei Caduti della Divisione Friuli per la Liberazione della Corsica. Picchetto interforze, presenza: autorità civili e militari e rappresentanza della Brigata Aeromobile Friuli 

CERIMONIA BRIGATA EBRAICA PIANGIPANE Ottobre 2021


2020

Gruppo di Combattimento Friuli
Cerimonie 75° anniversario della Liberazione

GIOVEDI 6 FEBBRAIO  SAN GIOVANNI VALDARNO

Ore10,30  cerimonia 75° anniversario della partenza dei volontari nell’ Esercito Italiano alla Guerra di Liberazione, presenza: rappresentanze scuole di ogni ordine e grado, ANPI di San Giovanni Valdarno, Associazione Nazionale Reduci della Friuli, Divisione Vittorio Veneto, comuni della Toscana,  autorità civili e militari.

GIOVEDI 2 GIUGNO  MONTE CAVALLARA (MARRADI)

Celebrazione 76° anniversario della battaglia di Monte Cavallara presso il  Monumento ai Caduti Sikh dell’ Ottava Divisione Indiana.

SABATO 1 AGOSTO CIMITERO MILITARE DEGLI INDIANI  FORLI

Ore10,00  cerimonia in onore dei Soldati SIKH Caduti nella Campagna d’Italia: presenza: autorità civili e militari Comunità Sikh d’Italia.

MARTEDI 11 AGOSTO FIRENZE

Ore 10,00 cerimonia 75° anniversario della Liberazione di Firenze, presenza: associazioni combattentistiche ed arma, picchetto Divisione Vittorio Veneto.

VENERDI 18 SETTEMBRE Casalecchio dei Conti, Castel San Pietro,
Celebrazione 75° anniversario della Liberazione

SABATO 19 SETTEMBRE ORE 10 SACRARIO GRUPPO DI COMBATTIMENTO FRIULI  ZATTAGLIA (Casola Valsenio) 75° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DEL SENIO 

DOMENICA 27 SETTEMBRE PALAZZUOLO SUL SENIO

Ore10,00  cerimonia in onore dei Caduti della Prima Divisione Inglese nel 76° anniversario della Battaglia per la Gotica.
Ore10,30 cerimonia in onore dei Caduti dell’Ottava Divisione Indiana.
Presenza autorità civili e militari, Associazione Nazionale Reduci della Friuli, associazioni combattentistiche ed arma della Toscana e dell’Emilia Romagna, Unione Comunità Sikh d’Italia.

DOMENICA 4 OTTOBRE LIVORNO (Cimitero della Cigna)

Ore10,30 cerimonia 77° anniversario della battaglia della Corsica. Santa Messa in onore dei Caduti della Divisione Friuli per la Liberazione della Corsica. Picchetto interforze, presenza: autorità civili e militari e rappresentanza della Brigata Aeromobile Friuli.


Un saluto caloroso ed un grazie sentito, da tutti noi, al Comandante della Divisione Vittorio Veneto, Carlo Lamanna per il messaggio inviatoci che pubblichiamo integralmente nel nostro bollettino.                                                                            

Il generale Carlo Lamanna con Ivano Cardinali nostro presidente onorario a Palazzuolo, settembre 2019, durante la cerimonia in onore della Prima Divisione Inglese.


75° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DI FORLI’


Ti salutiamo Presidente…CIAO Bruno

Bruno Trincossi, arruolato n ella leva del 1942, presta servizio presso l’autoparco di Palermo dove consegue le patenti per la guida dei mezzi pesanti dell’Esercito.
Nel 1943 successivamente alla sbarco degli Alleati in Sicilia è coinvolto nei drammatici scontri che porteranno alla caduta della piazzaforte di Augusta, qui viene catturato, con il reparto trasporti a cui è aggregato, dalle truppe canadesi.
La notte stessa profittando di uno stato di confusione generale riesce, con altri due commilitoni, a fuggire e a recuperare l’auto carretta della quale aveva conservato la chiave, riuscendo fortunosamente ad allontanarsi per vie impervie e a ricongiungersi ai resti del suo reparto in ritirata.
La ritirata si conclude a Messina, ed essendo fra gli ultimi ad entrare in città scopre con sgomento che gli “alleati tedeschi” non fanno salire sulle loro motozattere che attraversano lo stretto i soldati italiani.
Sarà un coraggioso pescatore che lo traghetterà con un’altra decina di nostri soldati al di là dello stretto.
Inizia di lì la ritirata verso nord.
Con un colpo di mano riescono a catturare, armi alla mano, una motocarrozzetta tedesca, e con quel mezzo stracarico a raggiungere l’autoparco pesante di Catanzaro.
Dopo l’otto settembre rimangono alcuni giorni senza ordini, nel frattempo arrivano gli Alleati, dopo la dichiarazione di guerra italiana alla Germania, gli americani prendono possesso dei mezzi e del reparto che per mesi sarà impiegato nel trasporto dei tronchi della Sila, per la costruzione di ponti e strade.
Successivamente il reparto sarà spostato a Colli al Volturno e impiegato fino a maggio nei rifornimenti fra Napoli e Cassino.
Nel luglio del 1944 Bruno e altri autisti vengono aggregati alla Divisione Friuli che di lì a poco prenderà il nome di Gruppo di Combattimento Friuli ed inviato a San Giorgio del Sannio.
Per più di un mese fanno la spola fra Bari e San Giorgio per consegnare gli automezzi inglesi, nuovissimi, al Gruppo Friuli.
Terminata la riorganizzazione il Gruppo sfila a Roma di fronte al Presidente del Consiglio Ivanoe Bonomi ed al ministro della guerra Casati, rappresentanti del nuovo governo di unità nazionale, fra un tripudio di folla, con il materiale e le divise nuove fiammanti inglesi.
Successivamente raggiungerà Radda in Chianti e nel febbraio del 1945 la linea del fronte sul Senio.
Prima a Forlì con il 4 Corpo Britannico, poi al fronte aggregati per il tempo del cambio in linea al 2°Corpo Polacco e da metà febbraio organici al Decimo Corpo Britannico, prima con la 43 brigata Gurka, poi con la Brigata Ebraica.
Due mesi e mezzo di duri combattimenti di fronte al paese di Bruno, ironia della sorte, Riolo Terme. Bruno è responsabile del carro comando (radio) del Gruppo di Combattimento Friuli, sempre in primissima linea, camuffato e con frequentissimi spostamenti, per non essere triangolato.
Durante l’ offensiva di primavera il suo sarà il primo automezzo ad entrare in Riolo, dove scopre che la mamma e una sorella che non vedeva da tre anni sono state gravemente ferite e trasportate a Bologna.
Con il carro comando, sempre avanti a tutti, per tenere i collegamenti con i reparti avanzanti, partecipa alla liberazione di: Imola, Toscanella di Dozza, Castel San Pietro, ed infine Casalecchio dei Conti dove il suo automezzo sfugge miracolosamente ai tiri di un 88 tedesco. Ricorda Bruno “Sentimmo la vampata incandescente dell’ultimo proiettile che ci sfiorò esplodendo nella collina subito dietro a noi”.
Conquistata quest’ultima quota la strada per Bologna è aperta ed è proprio il Gruppo di Combattimento Friuli del Generale Scattini ad entrare alle prime luci dell’alba in una città oramai sgombra di tedeschi e deserta, di fatto, liberandola.
Bruno che sa della madre e della sorella ferite ricoverate probabilmente in un ospedale Bolognese, al Sant’Orsola, chiede al suo superiore di potere entrare in città.
La risposta è affermativa in realtà nessuno può entrare in città e anche l’87 fanteria è entrato di slancio in Bologna, ma, al di là degli ordini.
Guiderà il camion autobotte dell’acqua potabile, i mezzi di servizi sono i soli ad essere autorizzati ad entrare.
La mattina alle 7,00 Bruno si trova di fronte a un posto di blocco dei Carabinieri dentro a Bologna, alle Due Madonne, lo lasciano passare, poi sente un grande frastuono alle spalle e scopre che un gruppo di 5 o 6 cingolette dell’88 fanteria hanno travolto il posto di blocco, aprendo la strada al reggimento che va a ricongiungersi all’87 fanteria entrato in città alle 5,30 di quella mattina.
La città è deserta, arrivato nell’attuale piazza Maggiore, Bruno consegna l’acqua ai reparti lì giunti. Poi come accordatosi con il suo comandante si reca alla ricerca della madre e della sorella all’ospedale Sant’Orsola.
Alle 8 finiva il coprifuoco e i Bolognesi accortisi che i tedeschi erano andati via e che i soldati, apparentemente inglesi, erano Soldati Italiani invadono pazzi di gioia la città, ci mette più di due ore a raggiungere l’ospedale e lì riabbracciare la mamma e la sorella in via di guarigione…
Ma non è finita, arrivato vestito con la divisa inglese ed un camion Bedford, i sanitari gli espongono la drammatica situazione sanitaria in cui si trovavano, la mancanza di medicinali di disinfettanti di antidolorifici.
E’ cosi che Bruno, ritornato al reparto espone ai sanitari della Friuli le condizione drammatiche degli ospedali bolognesi, in men che non si dica sono caricati tre camion con medicinali e generi di prima necessità e fa ritorno a Sant’Orsola dove un medico della Friuli racconta ai medici ospedalieri che avevano portato con loro un nuovo farmaco, miracoloso, contro le infezioni… la Penicillina.
Nel primo dopoguerra fino alla smobilitazione, alla fine del 1946 Bruno e’ l’autista del Generale Scattini di cui, dopo il congedo rimarrà amico per tutta la vita.

Dalla Morte del compianto Generale Barbolini, Bruno sarà l’ amatissimo Presidente Onorario dell’Associazione Nazionale Reduci della Friuli fino alla sua morte, serena, avvenuta ai primi di aprile di quest’anno…

NON SARETE DIMENTICATI – NON SARAI DIMENTICATO

Romano Rossi

Presidente Associazione Nazionale Reduci della Friuli


Ricordiamo con immenso rimpianto Lino Fanti uno degli ultimi soldati Friulini della battaglia di Corsica.

Nato a Imola nel 1921, soldato della Divisione Friuli durante la Seconda Guerra Mondiale, Infermiere diplomato, fece parte dei reparti di sanità e di primo soccorso di quella grande unità.

Nel 1943 di stanza a Bastia in Corsica,  fu preso prigioniero dai Tedeschi nel colpo di mano che questi tentarono dopo l’ 8 settembre, per impossessarsi di quel porto.

Fuggiva poi coraggiosamente, approfittando di un momento di distrazione delle sentinelle, allontanandosi dal porto e ricongiunto ai reparti della Friuli, partecipava, poi, alla cacciata dei Tedeschi dall’isola, soccorrendo come suo dovere i feriti, nei sanguinosi scontri attorno alla città.

Trasferito in Sardegna e poi a Napoli, nell’estate del 1944 fu destinato a San Giorgio del Sannio, dove la Divisione Friuli, fu ricostituita come Gruppo di Combattimento Friuli al Comando del Generale Arturo Scattini.

Qui equipaggiato dagli Inglesi, riprese servizio nelle unità mediche di primo soccorso in linea, dotato dei migliori farmaci allora a disposizione sui campi di battaglia: antidolorifici, disinfettanti, plasma e sopra tutto della Penicillina, un potente farmaco antibatterico, eccezionale contro le infezioni, spesso mortali da ferita.

Concluso a San Giorgio del Sannio il tirocinio di abilitazione infermieristica conforme agli standard qualitativi Alleati, (compresa l’abilitazione all’uso dei veicoli adibiti al recupero in linea dei feriti, Jeep Willys e Bren Carrier), nel febbraio  del 1945 raggiunse il fronte del Senio a Villa San Giorgio in Vezzano.

Sul Fronte del Senio parteciperà a tutti i combattimenti cruenti che qui si svolsero durissimi, fino ai giorni dell’offensiva del 10 e 11 di aprile che porteranno il Gruppo di Combattimento Friuli a travolgere l’ultimo fronte tedesco in Italia, liberando in successione:  Imola (la città di Lino),  Castel San Pietro ed infine Bologna. 

Durante quei lunghi mesi Lino e la sua squadra salveranno centinaia di feriti, recuperandoli sotto il fuoco nemico e fornendo loro le prime cure, spesso salvavita. Ugualmente sarà testimone degli ultimi istanti di vita di molti di loro, raccogliendone le ultime parole e gli ultimi pensieri sempre rivolti alle persone care lontane, sostenendoli e accompagnandoli con i mezzi a sua disposizione a una morte il meno dolorosa possibile. Se li ricordava tutti Lino i soldati salvati e quelli Caduti; per questo a Zattaglia non é mai mancato…(MAI), scorreva l’elenco dei Caduti e spesso indugiava con le dita sui nomi con gli occhi persi nei suoi ricordi.

Amato da tutti i Friulini ci ha lasciato all’età di 99 anni nell’agosto del 2020.

Sono sicuro, accolto da tutti i Friulini che lo hanno preceduto e stimato…

non ti dimenticheremo tanto presto Lino…

Lino ha lasciato una bellissima testimonianza filmata sulla sua vicenda su YouTube “La Seconda Guerra Mondiale vissuta da Lino Fanti”a cura di Massimo Mercatali, mia e dell’ “Associazione Nazionale Reduci della Friuli” postata dal figlio Fanti Franco.    

             


2018

IN LIBIA CON LA DIVISIONE FRIULI
La bandiera dell’ Associazione Nazionale Reduci della Friuli per sei mesi ha seguito i Friulini in missione di pace in Libia dove i reparti della Divisione hanno costruito e difeso un’ospedale della nostra Croce Rossa nell’aeroporto di Misurata, che ha curato i libici sia del governo riconosciuto dall’ONU di Tripoli, sia del autoproclamato governo di Bengasi-Tubruch, e questo ha aiutato non poco, almeno sull’emergenza sanitaria il dialogo fra i due governi e le altre difficili missioni umanitari delle Nazioni Unite, sia nell’aiuto alle popolazioni locali che al miglioramento per quanto possibile delle difficilissime condizione dei profughi e dei migranti.
Dare speranza la dove speranza non c’è sembra sia una prerogativa della nostra Friuli, come nella Guerra di Liberazione cosi come in Libano, in Afganistan nella ex Jugoslavia ed in Iraq. Ha condotto la missione in Libia il Generale Fabio Polli (oggi comandante della Divisione Acqui) a cui va il saluto ammirato dei reduci e dei loro famigliari per aver saputo onorare in maniera cosi alta il nome della nostra Friuli la dove sicuramente facile non era.
Il generale Fabio Polli mi ha raccontato di come il nostro vessillo di Reduci abbia creato attorno a se un’ aura di rispetto e di sacralità, in tutti coloro che lo hanno visto esposto nel suo ufficio al comando Divisione Friuli a Misurata.
Per tre volte in Libano, due volte in Afghanistan, una volta in Libia la bandiera dei Reduci della Friuli è stata al seguito dei Reparti della Friuli nelle Missione di pace e tutti coloro che la portano, hanno sentito vivi in lei, l’onore, la forza ma soprattutto la presenza e la dignità di generazioni di soldati coraggiosi caduti per l’Italia e la libertà.

IL TROFEO GRUPPO DI COMBATTIMENTO FRIULI

Brisighella. Premiazione secondo Trofeo Gruppo di Combattimento Friuli. Il Generale Carlo Lamanna premia i vincitori.
Brisighella. Premiazione secondo Trofeo Gruppo di Combattimento Friuli. Il Generale Carlo Lamanna premia i vincitori.

Con il generale Carlo La Manna abbiamo iniziato un percorso che ci porterà a far conoscere ulteriormente la nostra storia, nella Guerra di Liberazione. Quest’anno la Divisione Friuli ha voluto, con uno sforzo notevole organizzare nel 73° della Battaglia del Senio, un’esercitazione il Trofeo Gruppo di Combattimento Friuli che impegnerà tutte le brigate della Divisione, in una gara fra pattuglie provenienti dal Comando Divisione Friuli, dalla Brigata Aeromobile Friuli, dalla Brigata Paracadutisti Folgore, dalla Brigata Pozzuolo del Friuli e dalla Brigata Corazzata Ariete.
Il trofeo si svolgerà nei giorni 10, 11, 12 di aprile fra Brisighella e Riolo Terme, oltre alla Divisione Friuli vedrà coinvolti gli enti locali di Brisighella, Riolo Terme e Casola Valsenio, e l’ Ente Parco Vena del Gesso.
Gara che si svolgerà sui luoghi delle gloriose battaglie che furono combattute dal Gruppo di Combattimento Friuli sul territorio dei comuni di Riolo Terme, Brisighella e Casola Valsenio fra il febbraio e l’aprile del 1945.
Durante la gare il Comando Divisione Friuli sarà impegnato in un Battle field operativo sui luoghi della battaglia. Un ringraziamento particolare va ai privati che ci sosterranno con il loro contributo nell’organizzazione degli eventi, ai Comuni, alla parrocchia di Riolo Terme che ci ospiterà il giorno 11 di aprile alla conclusione del Battlefield, un ringraziamento caloroso ai tanti associati che ci sostengono in questa ed in altre, tante iniziative.
Un saluto caloroso ed un sincero grazie al Generale Carlo la Manna e a tutti i suoi ,(nostri), soldati del comando Friuli e ai soldati delle Brigate che compongono la Divisione: Brigata aeromobile Friuli, Brigata Paracadutisti Folgore, Brigata Pozzolo del Friuli, Brigata Corazzata Ariete.
Un saluto sentito ai soldati del 66° reggimento Trieste ed al loro Comandante colonnello Nicola Di Sabato con i quali dividiamo oramai 30 anni una stretta e profonda collaborazione.
Concludiamo con un grazie a tutti e un arrivederci alle numerose iniziative in campo evviva la Friuli, viva la nostra Italia

2017

Sono passati 72 anni dalla conclusione del Secondo Conflitto Mondiale e come ogni anno da allora i Reduci del Gruppo di Combattimento Friuli, i loro famigliari i cittadini e le autorità dei paesi e delle città da loro liberate i reparti dell’Esercito (loro degni e consapevoli eredi) si ritrovano nel piccolo cimitero di Zattaglia per onorare la memoria dei 300 soldati del Gruppo di Combattimento Friuli caduti per ridare all’Italia libertà e dignità, non un mesto ricordo ma un rinnovato impegno per non dimenticare e non tradire quelle che erano le loro speranze ed i loro sogni..

Salutiamo il nuovo comandante della Divisione Friuli generale Carlo La Manna, che ha degnamente sostituito al comando, il generale Flaviano Godio.
Con il generale Carlo La Manna abbiamo iniziato un percorso che ci porterà a far conoscere ulteriormente la nostra storia, sia nella Guerra di Liberazione che nella Grande Guerra: Quest’anno ricorrono i cento anni della battaglia di Caporetto ed in ottobre andremo a ricordare i 1000 caduti della brigata Friuli in quel settore, in Conca di Plezzo, (uno speciale del nostro giornalino con le iniziative in programma e la storia di quegli eventi sarà pronto e vi sarà spedito ai primi di luglio).
Un caloroso saluto al generale (all’amico) Flaviano Godio a cui va il grazie dei Reduci per l’impegno profuso nel mantenere alta la memoria delle loro gesta, ma soprattutto, per avere negli anni della sua permanenza al comando della nuova Divisione Friuli, costruito un’unità che sicuramente è la punta di diamante del nostro esercito, la forza della Repubblica e l’orgoglio dei Reduci oramai pochi del Gruppo di Combattimento Friuli, a lui auguriamo le migliori fortune, (stanne certo ti saremo sempre vicini).
Un saluto al generale Paolo Riccò Comandante della “Brigata Aeromobile Friuli”. A lui il nostro ringraziamento per tutto quello, ed è molto che lui e i suoi soldati stanno facendo negli scacchieri più pericolosi in favore della sicurezza della Patria e per la pace.
Salutiamo il generale, l’amico Antonio Bettelli comandante dell’Aviazione dell’Esercito, garantiamo a lui la nostra vicinanza ed il nostro sostegno. A lui e alla sua specialità va l’ammirazione ed il commosso ringraziamento per lo straordinario sostegno fornito alle popolazioni colpite dai terremoti nel centro Italia.
Un saluto sentito ai soldati del 66° reggimento Trieste ed al loro Comandante colonnello Nicola Di Sabato con i quali dividiamo oramai 30 anni una stretta e profonda collaborazione.

Concludiamo con un grazie a tutti e un arrivederci alle numerose iniziative in campo evviva la Friuli, viva la nostra Italia

LA FRIULI INCONTRA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Per l’Associazione Nazionale Reduci della Friuli il 70° anniversario della Liberazione è stato particolarmente importante.
Il 24 Aprile una delegazione di Reduci del Gruppo di Combattimento Friuli è stata ricevuta in Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; all’incontro privato hanno partecipato: il Presidente dell’ Associazione Romano Rossi, il Presidente Onorario Bruno Trincossi (Reduce), il Vicepresidente Ivano Cardinali (Reduce), il Dott. Paolo Grandi, Sergio Mugnai (Reduce) e la Signora Licia Venier Salvagno Vedova del compianto Colonnello Licio Salvagno, Sottotenente Medaglia d’ Argento sul Senio.
Il Capo dello Stato ha espresso la sua stima ed il suo ringraziamento ai Reduci e l’augurio all’ Associazione di continuare nell’ importante opera di memoria, nei confronti soprattutto delle giovani generazioni.
Il Presidente Romano Rossi ha donato al Presidente della Repubblica il volume “Il Gruppo di Combattimento Friuli 1944-1945” edito da Bacchilega Editore e la Spilla d’Oro rappresentante la Torre, simbolo del Gruppo di Combattimento Friuli e della nostra Associazione.
Erano presenti all’incontro il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, il Capo di Stato Maggiore Generale Claudio Graziano, il Presidente del Consiglio Nazionale Permanente delle Associazioni d’ Arma Generale Mario Buschemi, il Presidente Nazionale dei Mutilati ed Invali di Guerra e della Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane dott. Bernardo Traversano.

La cerimonia in forma ufficiale è continuata nella Sala dei Corazzieri, alla presenza di tutte le Associazioni Combattentistica ed Arma, dei vertici delle nostre Forze Armate e da una nostra delegazione allargata, composta anche dai nostri Associati: Franco Selleri, Mariano Bocchini, Paolo Serino, Guido Buldrini, Giovanni Fabbri, Bruna Berti, Sergio Capirossi, Pierina Liverani, Paolo Visani, Chiara Mitidiori, Gianni Luca Venturi.
Durante la Cerimonia il Presidente della Repubblica ha tenuto il discorso celebrativo del 70° anniversario della Liberazione ripreso in diretta Rai.

“Alla vigilia del 70° anniversario della liberazione, alla presenza delle signore Ministro della Difesa e Ministro dell’ Istruzione, di vertici delle Forze Armate, sono particolarmente lieto di questo incontro con voi, rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’ Arma, della Confederazione fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane, dei Reduci del Gruppo di Combattimento Friuli e della Associazione Nazionale Reduci della Friuli.
L’ Italia vi deve riconoscenza per la libertà riconquistata; ed è un privilegio per me, in questi primi mesi del mandato di Presidente della Repubblica, ribadire, alla vostra presenza, l’alta stima e la considerazione di cui godete tra i nostri concittadini…”

“Saluto in particolare i Reduci del Gruppo di Combattimento Friuli e l’Associazione Nazionale Reduci della Friuli”, cosi il 24 aprile 2015 a settant’anni dalla Guerra di Liberazione, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato e reso omaggio ai “Friulini” nella cerimonia solenne dedicata all’ Esercito nella Guerra di Liberazione nella Sala dei Corazzieri in Quirinale.

In quel momento ho pensato ai Reduci viventi impossibilitati ad essere presenti alla cerimonia, Arturo Blotto Finadri, Lino Fanti, Antunio Saluri, Mario Mari, Ernesto Cevenini, Guerrino di Cecco, Franco Lugli e a tutti gli altri, non molti per la verità, ancora un centinaio, forse.
Ho rivisto ancora nitidi nella memoria i Reduci che in questi ultimi anni ci hanno lasciato: il Generale Franco Barbolini, il Colonnello Licio Salvagno, il Presidente Arrigo Salvaterra, Mario Cassano , Ivo Neri, primo soldato Alleato in Bologna la mattina del 21 di aprile 1945, Duilio Gasti, Francesco Lelmi, Adrasto Vezzelli, Sindaco di Zocca, Mario Bianchi, il Granatiere Trento Baccini, il Tenente Aldo Drago, i fratelli Marco e Lido Mantovani, Giancarlo Cecchi, Lorenzo Lodi, Carmelo Testa, Cicala Fulgosi, Luciano Pasini, Vincenzo Farina, il Capitano Carlo Aguzzi, Adelchi Bertoncelli che per quarant’anni è stato il Presidente della nostra Associazione.

Poi, ho guardato le facce dei Reduci presenti, Ivano Cardinali, Bruno Trincossi, Sergio Mugnai, Licia Venier.
Quelle poche parole li hanno illuminati, dopo settant’ anni, sono la prova che tutti loro non sono stati dimenticati e questo per noi e per loro vale più di tutte le medaglie del mondo.

In quel momento, ne sono sicuro, tutti i morti e e vivi della “FRIULI” erano lì con noi.

per la Friuli, Evviva
il Presidente Romano Rossi

Per informazioni telefonare:
Romano Rossi 3383295213

Recapito Postale Via Neri, 32 – 48010 Casola Valsenio (RA)

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